giovedì 29 ottobre 2015

Caro Max Gazzè, mi sciupo lo smalto, ma ti devo rispondere!

Caro Max,
ho appena finito di leggere la tua intervista su Vanity Fair e guarda, ho appena messo lo smalto e scrivendo rischio di mandare a monte il lavoro dell'ultima mezzora, ma non resisto, qualcuno dovrà pure risponderti!
E rispondere ad un sacco di uomini che la pensano come te, ma soprattutto a tutte quelle donne, che da uomini come te e dai loro discorsi troppo simili ai tuoi ne escono, spesso, devastate!
Sono, di solito, donne intelligenti, brillanti, emancipate e forti, nelle quali il rischio è quello di restarci "intrigati". E voi lo sapete bene, fin dall'inizio!
Quelle che vi stimolano l'intelletto, che vi fanno spesso riflettere e rimuginare, quelle che stimate e ammirate, quelle donne che vorreste essere voi, se foste donne. 
Le donne che vi spingono a questo comportamento, a queste parole, che riporto sotto e che mi stanno spingendo le parole fuori dalle dita appena smaltate, sono donne intraprendenti, che vi danno filo da torcere, con le quali potete essere voi stessi.
Perché se sono con voi è perché vi hanno scelto, perché dietro quello che apparite hanno scorto quello che davvero siete. E lo accettano, più di quanto lo accettiate voi!
Sono le donne che parlano con i vostri occhi, più che con voi, che vi respirano dai vostri pori della pelle.
Sono quelle donne che con il loro amore folle e con il loro esempio, vi hanno insegnato che cosa vuol dire amare, con tutto l'entusiasmo e la forza che c'è dietro questo semplice verbo.
Che vi hanno chiesto troppo poco, sempre, fin dall'inizio. 
Che vi hanno messo davanti a voi stessi, con eleganza e semplicità, ogni volta che dimostravano che nonostante tutto per voi ci sarebbero sempre state! 
E ci sono, sempre, nonostante tutto!
Sono quelle donne che vi hanno portato li, pronti sull'uscio, con i vostri "coccini" in mano, gli occhi malinconici, appena girati in dietro ma troppo poco coraggiosi per restare, pronti ad andarvene via, dopo di loro, uomini assolutamente migliori!
Loro non vi chiedono di restare, loro ci saranno anche quando ve ne sarete andati. 
Perché da queste donne ad un certo punto, ve ne andate, migliori, con una parte di loro!
E Max, gli uomini che fanno come te, nascondendosi dietro questa lealtà ipocrita ed illusoria, a queste donne non danno nemmeno la possibilità di tirarvi i piatti dietro.
Siete quei tipi con i quali è quasi obbligatorio "restare amici". 
Queste donne in voi hanno visto quello che nessun altro vede. Loro sono dentro di voi come nemmeno voi stessi. 
Max, Dio come sembri leale quando dici  «Il problema è il malcontento che arriva quando le aspettative vengono deluse dalla realtà: io non posso forzarmi di fare una cosa che non sono in grado di fare, né chiedere a lei di restare la mia vedova allegra per tutta la vita».
Cazzo Max, gli uomini come te farebbero bene a fermarsi un minuto prima. 
Ad essere, piuttosto, delle merde fin dall'inizio, come tutti gli altri!
Ad essere leali anche all'inizio, non solo alla fine!
E Max, fattelo dire, comunque è un vero peccato!
E sai Max, di donne così, uomini come te, comunque non possono farne a meno! 
Purtroppo!


mercoledì 28 ottobre 2015

Vivere sola con i miei boys... Analisi Swot (+ e -)!

Per deformazione personale mi trovo spesso a fare un'analisi SWOT delle situazioni, ad elencarne, in parole povere, vantaggi e svantaggi.

Ora, premesso e inserito a pie'pari tra gli svantaggi, che sono assolutamente certa che nessuno si basti da solo e, sempre tra gli svantaggi, che ho voglia di coccole che Topo Gigio in mio confronto appare, come dire, forastico; voglio elencare quelli che sono invece i vantaggi del vivere sola con i miei due boys!

1. Segni evidenti dell'assenza di uomo adulto in casa, nella camera da letto.
Il lettone, ragazze, è tutto per me.
Non rotolo più verso il lato destro affossato dal peso di una seconda persona, nessuno mi tira le coperte e le lenzuola girandosi, posso togliere il piumone a giugno e rimetterlo a settembre, sono freddolosa e allora?
Mi sono svegliata spesso, in questi mesi, in posizione diagonale con una strana sensazione di libertà, di movimento per lo meno!
Posso perfino fare l'insonne senza sensi di colpa. Se non riesco a dormire, accendo la luce, canticchio, conto le pecore ad alta voce.

2. I calzini usati hanno imparato magicamente ad andare nel cesto della biancheria da soli.
Erano anni che avevano preso la brutta abitudine di rimanere li, immobili, sul pavimento della sala o del corridoio, piuttosto su quello del bagno, lì, vicino a quel cesto, vicinissimo, ma mai dentro!

3. Non stiro più camice! 
Bandite dall'armadio dei boys, rare e elasticizzate nel mio!
Elettrizzante!

4. Due bagni in casa, che significa uno per i mei boys e uno solo per me!
Precedenza assoluta sempre, mai più file tipo campeggio per lavarsi i denti, mai più sfrattata dal bagno in qualsivoglia situazione io fossi!
I miei profumi, i miei infiniti barattolini, i fermagli per i capelli, i trucchi, tutto rimane magicamente al proprio posto!
Mai più schiuma da barba spiaccicata ovunque, peli e peletti sparsi ovunque, mai più paperelle dopo la doccia. 

5. Sul divano comando io! Il mio posto, è quello intoccabile. 
Così come sulla musica (ma si chiama sempre Hi-fi, anche questo qua moderno col bluetooth?).
Sul telecomando, invece, non si discute, i boys hanno la meglio!
Ma tanto la tv in casa esiste solo perché esistono loro, visto che non la guardo da più di due anni! Con enorme giovamento, aggiungo!

6. Decido io la temperatura della casa!
E si, mi pago pure da sola i consumi.
Ma sentirsi alle Canarie tutti i giorni, anche in autunno, non ha prezzo!
Ovvero ce l'ha, ahimé, ma non importa!
E poi tanto io risparmio sul condizionatore in estate. Mai acceso, nemmeno quest'anno!
I boys, per ora, si temperano senza lamentarsi!

7. Piena autonomia sul timing della casa.
Nel senso se io dico si va a letto, si va a letto. 
Se decido che alle otto di domenica mattina si esce di casa, alle otto di domenica mattina si esce di casa. 
Se decido che si cena alle venti in punto, alle venti in punto si cena. 
Posso organizzarmi in base anche alle mie di esigenze e non soltanto in base alle esigenze dei boys!
Mai più noiosissime attese o corse forsennate!

8. Pulisco e/o non pulisco quando ho voglia di farlo!
Nessuno che nota la polvere sui mobili e soprattutto nessuno che discute se decido di lucidare i pavimenti e lavare i vetri alle due di notte.

9. Invito e/o non invito ospiti quando ho voglia di farlo!
Di solito il punto otto è fondamentale nella decisione del punto nove.
Comunque decido io se dopo una giornata di lavoro ho voglia, oppure no, di accogliere e cucinare per la Combriccola del Blasco e tutti i loro fratelli e affini.
E se invece decido di chiamare a raccolta tutte le amiche con i loro confortanti schiamazzi e i loro rumorosissimi tacchi e mangiare con loro tristi insalate condite da saporitissimi pettegolezzi, nessuno può metterci bocca!
E i boys ne sono entusiasti!

10. La cena!
Il frigo può finalmente piangere liberamente!
Nessuno si lamenta se manca tutto tranne l'occorrente per un singolo pasto, che di solito mi procaccio di volta in volta, decidendo da sola e in completa autonomia, che cosa ho voglia di mangiare io e che cosa far mangiare ai miei boys!
E soprattutto, per i figli la cucina della mamma è sempre la migliore!
E mangiano quello che preparo loro, anche se a volte non è proprio il massimo...

E si, Big Boy, io sono la tua mamma, quello che ti preparo va sempre bene, avevi davvero tanta fame, ma le cotolette stasera erano completamente bruciate...

... e non puoi capire quanto io abbia apprezzato che tu non me lo abbia nemmeno fatto notare!










sabato 24 ottobre 2015

...sempre la solita!


Cuore e cervello più uniti e separati che mai.

Professiamo un sacco di belle intenzioni, dal nostro pulpito su una platea di amiche incasinate.
Accogliamo i consigli di tutti cercando la soluzione ai nostri di casini.

Poi un attimo, lo sguardo si incanta nel vuoto, il cervello prende la rincorsa, come quelle macchinine che le tiri indietro e poi sfrecciano giù dal tavolo, e ti si palesa davanti una soluzione, la soluzione! O almeno credi.
Pochi minuti di non lucidità che ti sembra invece di vivere l'illuminazione.
E due minuti dopo ti accorgi che lo hai fatto, di nuovo!

Te stessa più che mai, fino in fondo alla tua anima, fino al fondo di te stessa.
In barba alle tue scientifiche teorie e ai consigli di chiunque.
Hai di nuovo deciso di dimostrare chi sei, come se a chi interessa davvero chi sei, ci fosse davvero bisogno di dimostrarlo!
Lo stai di nuovo dimostrando a te stessa! Perché si, ne hai ancora bisogno!
E semplicemente ti nascondi, anche tu, dietro al "sono fatta così"!

Polpastrelli sbucciati e unghie consumate, ti senti comunque soddisfatta.
Sul fondo di te stessa hai trovato il conforto del riconoscerti, sempre tu, così patetica ma così fortissimamente vera!
Consapevole che qualcuno pensando alle tue sconfitte starà cantando sotto una doccia, che qualcuno esterrefatto davanti alla tua ingenuità starà ridendo di te.
Consapevole che guardandoti allo specchio, però, tu ti riconoscerai sempre.

I tuoi occhi sono veri, tu sei viva, patetica, sconfitta, ingenua, ma viva!

E non importa quante persone, tutti profeti di te stessa, ti esortino ad essere più aggressiva, più stratega, più anteposta, più rivoluzionaria.
Tu scegli di essere semplicemente più te stessa!
Con tutte le sue conseguenze

giovedì 22 ottobre 2015

Siamo emotive, ed é meraviglioso! Come spiegarlo ad un uomo!

Quando il sentire prende il sopravvento sull'essere...
Se sei donna, ti capiterà spesso.

E sarai in difficoltà costante nel renderlo comprensibile ad un uomo.
Ipersensibile e incompresa, e sfociare nella disperazione e nel panico a quel punto è un attimo!
Ora, ve lo dico in un orecchio, solo a voi donne: essere emotive è semplicemente meraviglioso!
La possibilità di entrare in contatto con noi stesse e con tutte le nostre emozioni è un regalo che la natura ha fatto soltanto a noi, portatrici del preziosissimo cromosoma XX.
Soltanto le femmine riescono a utilizzare davvero tutti i sensi e a farli interagire. Non basta solo vedere, solo sentire, solo toccare, solo gustare. Ma esiste l'esperienza di vedere, sentire, toccare e gustare insieme. In un turbinio di piacere, a volte crudele, che ti toglie la lucidità!
Essere emotive significa in fondo rendersi conto prima, e poi accettare, che ogni evento smuove qualcosa dentro di noi.
E' normale sentirsi estremamente felici e anche sentirsi terribilmente malinconiche.
Quel magone che ci sale in gola ogni tanto, o spesso, e blocca i respiri e le parole, è soltanto un buon sintomo di un'anima che funziona, di un cuore che batte ancora.
Le nostre scenate isteriche davanti ad una ingiustizia, o presunta tale, sono indispensabili all'universo intero per riuscire a recintare il male e a distinguerlo dal bene.
La nostra continua ricerca dei perchè, è solo il segno evidente dell'evoluzione.
Funzioniamo in continuazione e dobbiamo soltanto imparare ad ascoltarci.
Le nostre emozioni, continue e diverse, sono quelle che danno ogni volta un signficato diverso alle stesse e solite azioni che avvengono nel mondo, in continuazione.
Vi sembra poco?
Mi rendo conto che esiste il grosso limite della comprensione di tutto ciò per individui che essendone raramente in balia, di queste emozioni, spesso le subiscono e basta.
E allora ecco una semplice guida non scientifica per spiegare all'uomo il significato di emotività.

1. E' colpa degli ormoni.
O del tempo. O degli sbalzi di temperatura. O da come appoggiamo l'alluce a terra la mattina. Nel nostro organismo perfetto spesso capita che una parte del nostro cervello, probabilmente quella che a voi è stata negata, decida di incrementare la produzione dell'ormone "a" o diminuire il fluire di quello "c" o di fare una parata di tutti gli ormoni possibili e poi dopo un'ora giocare a nascondino con loro e non farne più trovar traccia. Insomma viviamo dominate da queste particelle che sono responsabili di tutti i nostri sbalzi di umore, della nostra felicità senza senso e delle nostre frignate improvvise. Quando piangiamo, se ad esempio ci guardate con un'espressione diversa dal solito, non stiamo utilizzando nessuna strategia ne tantomeno vogliamo ricattarvi. Semplicemente ci viene da piangere!
Sopportate i nostri sbalzi ormonali.. Sono gli stessi che, ogni tanto, ci trasformano in bombe sexy e vogliose e ci rendono assolutamente e inaspettatamente spudorate.
Fate amicizia con i nostri ormoni, avete solo da guadagnarci!

2. E' colpa dei figli.
E qui parlo seriamente!
Quando aspettiamo un bambino il nostro cervello inizia a produrre una sostanza strana e a modificare pian piano nei mesi tutto il nostro sistema percettivo.
Succede affinché possiamo trovarci pronte, da un momento all'altro, a capire completamente un piccolo esserino che inizialmente non sarà dotato ne di parola ne di altre possibilità di espressione, se non il pianto. E l'odore della cacca.
Quindi come date per scontato che riusciamo a capire, noi e solo noi, dai mugolii dell'esserino, se ha fame, sonno, sete, se vuole solo giocare o se gli scappa una puzzetta, iniziate a dare per scontato che siamo diventate più emotive.
Quindi negli anni, dopo un iniziale periodo di transizione dove non riusciamo a capire che cosa ci sta succedendo, dopo aver quindi smesso di piangere guardando la pubblicità della Banca Mediolanum, affineremo l'arte e la nostra emotività diventerà empatia.
In parole povere: sopportateci piangine e romanticone per qualche mese, presto ci scoprirete molto più abili a capire anche i vostri di stati d'animo, e ahimè a fare qualsiasi cosa per farvi stare bene.

3. E' colpa delle favole.
Partiamo dal presupposto che essendo maschi non conoscete la trama di favole come Biancaneve e i Sette Nani, Cenerentola, La Bella Addormentata nel Bosco, e potrei elencarne almeno un'altra decina.
Probabilmente avete un'infarinatura della storia acquisita qua e la da zie, sorelle maggiori, amiche e sceneggiatori hard.
Forse avete idea di come le protagoniste fossero vestite, visto che siete più abituati a guardare le figure che a leggere; ma forse nemmeno visto quanto siete poco interessati, di solito, all'argomento vestiti in generale.
Dovete sapere che tutte queste principesse di cui sopra a un certo punto della loro vita, di solito infernale e infelicissima, incontrano un ometto in calzamaglia e mantello che le salva, si innamora, le bacia e vissero felici e contenti.
La figura del Principe Azzurro ci viene inculcata in tenera età, creando aspettative altissime. E facendoci sognare!
Non vi stupite quindi se a un certo punto nel rapporto donna/uomo inciampiamo nel desiderio, assolutamente emotivo of course, del vissero felici e contenti.
E comunque è solo grazie al mito del Principe Azzurro se spesso prendiamo ranocchi e scocchiamo loro dei gran baci.
Quindi, su in groppa al cavallo bianco insieme al vostro nuovo compagno di avventure! Fate amicizia anche con lui, oltre che con i nostri ormoni!

4. E' colpa della società.
Uomo: ore 7.00 suona la sveglia. Ore 7.30 ha fatto colazione, cacca e doccia, barba. Ore 7.35 sale in macchina e si sintonizza su Radio Sportiva. Ore 08.00 inizia a lavorare. Ore 18.00 Finisce di lavorare. Ore 20.00 Mette le gambe sotto il tavolo. Ore 21.00 Mette le gambe sopra il divano. E si addormenta.
Donna: Ore 7.00 suona la sveglia. Ore 7.05 si è guardata allo specchio e i suoi capelli le ricordano che non tutto si può tenere sotto controllo. Ore 7.06 mentre beve il caffè prepara la colazione per il marito e i figli e pensa a come sistemarsi i capelli evitando di rasarsi a zero con il rasoio. Ore 7.10 sveglia i figli e come un ufficiale militare coordina le azioni di guerra che le permetteranno di portarli a scuola in perfetto orario. Ore 7.30 entra in bagno. E' stitica di solito quindi niente cacca, risparmia sul tempo ok ma vuoi mettere la costipazione? Doccia, crema rassodante sul seno, snellente sul punto vita, anticellulite sulle cosce, super idratante sul resto delle gambe, antirughe intorno agli occhi, nutriente sul resto del viso, anti crespo sui capelli. (ed eccovi spiegato anche il motivo di tutti quei vasetti nei nostri bagni). Poi si trucca controllando il cronometro. In sei minuti esatti deve truccarsi e vestirsi. Mentre urla ai bambini di completare le procedure di espulsione da casa. Quindi prende una matita in mano e prova a tracciarsi una sottile linea, ma non troppo, sugli occhi, possibilmente identica su entrambi. Ci riesce solo una volta ogni tanto. Ore 08.00 Esce di casa, dopo aver fatto un appello concitato: chiavi della macchina, borsa, borsa per il pranzo, telefono, cartelle, borse per lo sport dei figli, figli...
Mentre li accompagna a scuola ripassa le tabelline o gli egizi o entrambi nello stesso momento.
Parcheggia e mentre dall'ufficio già la chiamano perché i clienti la reclamano, si assicura di lasciare a scuola tutto, cartelle, borse per gli sport dei figli, figli. Trova il modo di far due chiacchere con le altre mamme tantomeno per tenersi aggiornata su tutto quello su cui deve essere aggiornata.
Finalmente arriva a lavoro.
Vi chiedete ancora perché, alla vostra telefonata dove ci annunciate che non sarete presenti all'appuntamento che abbiamo preso giorni prima insieme per stare semplicemente insieme, reagiamo in maniera emotiva?
Quando una donna vi chiede di aiutarla, in realtà non lo fa per se stessa, ma per voi. Vuoi mettere che le nostre reazioni magari sarebbero leggermente meno emotive, nel caso? Pensateci!

5. E' colpa vostra.
Si, finalmente lo dico!
Siamo emotive e emotivamente instabili perchè abbiamo a che fare con voi!
Non siamo programmate per mascherare la nostra emotività e voi ci chiedete, in maniera più o meno esplicita, di farlo in continuazione.
Smetti di urlare, smetti di parlare troppo, ma perché parli così poco. Non piangere, non ti commuovere, non ridere di me, non sorridermi, sorridimi ti prego!
Non arrabbiarti, non sbraitare, contieniti!
Non essere così entusiasta, non  mostrare a tutti la tua soddisfazione.
Si, noi siamo terribilmente emotive, ma voi siete dei gran rompi balle!!!
Ecco!




martedì 20 ottobre 2015

Ventuno Ottobre

A quest'ora avevo appena finito di tragugiare la mia ultima pizza ai wurstel da semplice donna e mi preparavo alla nottata più incredibile della mia vita. 
Senza dubbio la più emozionante!
Rinomata per avere una pessima memoria, vi garantisco che quello che mi rimane è quello che mi ha toccato davvero le corde dell'anima.
Di quella sera, di quella notte, ricordo con estrema nitidezza i colori di quella stanza, la musica in filo diffusione, quel piccolo bagnetto e quel water che mi sembrava la cosa più comoda al mondo. 
Ricordo che era grande e fredda, ma in quell'occasione e in pochissime altre, ricordo che il freddo è stata proprio l'ultima cosa sofferta!
Ricordo il rumore ritmico di quell'attrezzo infernale che mi teneva legata e il sollievo misto all'ansia quando me lo toglievano per qualche ora. Era allo stesso modo odioso e confortante!
Ricordo che avevo un sonno pazzesco e nessuna voglia di dormire.
Che nonostante fosse il momento che aspettavo da mesi, non pensavo assolutamente che stavo compiendo l'atto che davvero avrebbe cambiato per sempre la mia vita!
Volevo solo che quel momento finisse il prima possibile!
Era l'una di notte quando entrai in quella stanza.
E dopo poco più di mezz'ora, mi ricordo bene e lo ricorderò per tutta la vita, rimasi sola!
Sola con tutto il mio non sapere cosa fare, con il mio bisogno estremo di distrarmi e il non sapere come farlo, ti stringere le mani di qualcuno, di mordere.
Sola con le mie paure e con la voglia di uscire da quella stanza il più presto possibile.
E allora i capricci come una bimba. Che poi una bimba, lo ero davvero.
E piangevo. E urlavo, urlavo come una pazza! 
Volevo che finisse tutto nel più breve tempo possibile, avevo paura, non sapevo cosa sarebbe successo e urlavo!
Da sola per almeno cinque lunghissime ore!
L'ultima canzone che ricordo, passata in filodiffusione in quella stanza, "E..." di Vasco Rossi.


Poi ricordo il dolore, forte, fortissimo ma liberatorio.
Stava per finire tutto. Non ero più da sola anche se ero io che dovevo fare tutto. Avevo ancora paura e urlavo.
Sono uscita da quella stanza poco dopo le 12.06.
Era il 21 ottobre 2006 e da quella stanza usci con il mio Big Boy.
Avevo smesso di urlare e finalmente era finita! Ero fuori da quella stanza e non ero più sola. Non lo sarei mai più stata, sola! Ero mamma, e avevo ancora paura!

Sono passati nove anni. Esattamente metà di diciotto!
Stasera ho pianto abbracciata al mio Big Boy cantando insieme a lui "A Modo Tuo!".



"Sarà difficile diventar grande 

prima che lo diventi anche tu 
tu che farai tutte quelle domande 
io fingerò di saperne di più 
sarà difficile 
ma sarà come deve essere 
metterò via i giochi 
proverò a crescere.."


Sono mamma, e ho ancora tanta paura! E non sarò mai più sola!

Ti amo Big Boy!


Autunno

L'autunno ha senso di esistere soltanto se ti trovi, causa di forza maggiore, reclusa in un centro termale. Oppure...
Oppure se hai un nuovo fidanzato estivo da farti durare almeno fino al regalo di Natale.
O se hai appena iniziato la quarta superiore, hai quindi quasi diciotto anni, una gita super in previsione, ma non la maturità.
Ha senso anche se hai trovato un benefattore per quel viaggetto a New York e quindi stai per ammirare il foliage a Central Park e lobotomizzarti in shopping pre-natalizio. O se almeno stai preparando da sedici mesi la tua New York City Marathon.
L'autunno ha senso di esistere se ami Halloween o almeno il Natale.
Se ti piacciono le castagne e non ti fanno venire la colite.
Se ti invitano a fare il giro delle cantine post vendemmia.
L'autunno avrebbe senso di esistere solo se dopo iniziasse l'estate.
Altrimenti, l'autunno é buono solo per il letargo.
Ecco allora, che letargo sia!

lunedì 19 ottobre 2015

Illusa!


Questo é uno di quei post d'istinto. Scritto sulla tastiera scomodissima del telefonino, col t9 in agguato e lo schermo troppo piccolo per rileggere una frase intera.
Ho passato l'ultima ora a guardare la diretta di Jovanotti su Facebook, con in sottofondo non so quale rumorosissima serie da pre-adolescenti in erba. Io sul divano, Big Boy sulla poltrona. Nella stessa stanza, la medesima capacità di concentrarsi meglio e isolarsi, nel caso, nel "più rumore" possibile, piuttosto che nel silenzio.
Poi ho staccato e ho trovato un commento ad una mia fotografia.
La foto di un tramonto. Rosa. In autunno quando il tempo volge al bello il tramonto volge al rosa. In estate più all'arancio.
Stasera era davvero rosa e devo ammettere che riempiva l'anima.
Però... Però lo stavo guardando da sola.
E allora eccola la riflessione.
Sono una donna emancipata, libera e indipendente. Avvolta, ma davvero eh, dall'amore di due figli splendidi, di una famiglia comprensiva, di amici fedeli, di amiche superlative. Circondata da un'empatia magica che mi permette di non sentirmi mai veramente sola.
Abituata a lunghi silenzi, ad un'introspezione costante. Ad un monologo continuo.
Mi conosco molto bene. So quando é il momento di aprire un buon libro e quello dove invece é meglio aprire una birra ghiacciata. Quando affidarmi alla riproduzione casuale o quando scegliere la colonna sonora punto e basta, senza sorprese. Quando il volume va solo alzato o quando é necessario premere "mute".
Eppure quel tramonto, stasera, meritava di essere condiviso.
Nessuno si basta da solo!
E chi lo sostiene forse non lo ha mai guardato un tramonto autunnale, rosa, su una spiaggia, abbracciato ad un'altra persona.
Chi é convinto davvero di bastarsi da solo, non ha mai contato le stelle cadenti di una notte d'agosto, sdraiato su un prato, strinto ad un'altra persona.
Le sue orecchie non hanno mai condiviso il piacere di distinguere grilli e ranocchie nei rumori di una notte.
Chi si basta da solo non ha mai provato a sintonizzare la propria anima con l'anima di un'altra persona. In silenzio. Nessuna parola. Solo vibrazioni, battiti, respiri.
Chi pensa di bastarsi da solo, non é mai stato veramente sfiorato.
Oppure ha sofferto ed ora si protegge soltanto nell'illusione.
No, nessuno si basta da solo.

sabato 17 ottobre 2015

La Principessa Fortunata (da una mente sbroccata) e la sua nuvola...

 La Principessa Fortunata (da una mente sbroccata)

...

La principessa fortunata stava diventando grande.
Da piccola principessina, aveva aspettato questo momento a lungo.
Sognava di avere un regno tutto suo. Non troppo grande ma molto luminoso.
Sognava di poterlo finalmente tenere in disordine come piaceva a lei.
Niente schemi, poche regole. Morbidezza e colori! E calore!
Un camino, luci soffuse, tappeti e cuscini. E tante persone felici intorno a se!
Sognava di diventare una principessa che lavorava! Stava ore a compilare i suoi foglietti e a parlare con i colleghi immaginari, seduta su quel panchetto di legno.
Riccioli biondi, guance rosse, ginocchia sbucciate e occhi curiosi!
Un grande sorriso, bocca spalancata verso il futuro!
Ottimismo, follia e logica! Spirito di farfalla e anima di sirena!

Fuori da ogni schema e da ogni regola, che voleva tutte le principessine del regno vogliose di coronare un giorno il sogno del matrimonio, la principessina fortunata sosteneva che non si sarebbe mai sposata!
Libera e indipendente!
Ribelle, certo!

Così inizio il suo viaggio nell'età adulta, piena di voglia di sperimentare, conoscere, curiosare ovunque potesse, imparare!
Attraversò il regno su e giù per mesi, treni, musica nelle orecchie e i primi veri sogni da principessa.
Il matrimonio no, ma l'amore, l'amore quello si!
La principessa fortunata iniziò a costruirsi la sua casa sulla sua nuvola.
Una nuvola bianca e rosa, che se ci saltavi su, si alzavano in aria un sacco di cuoricini rossi e danzanti!

La sua nuvola sarebbe diventata sempre più importante man mano che lei cresceva!
Un posto magico, dove lei si rifugiava quando il mondo diventava troppo fumoso! Troppo difficile e incomprensibile! Lei saltava lassù, tra i cuoricini danzanti, e con distacco analizzava i disagi, sotto!
E imparò ad affrontare le situazioni, a cercare le soluzioni!
Le osservava, le analizzava, provava a capirle quelle situazioni, e scoprì che scendendo, poi, era più semplice risolverle!

La sua nuvola era il suo rifugio nei giorni più tristi.
Era il vaso di raccolta delle sue lacrime. Scendevano dai suoi occhi grandi e si dissolvevano nella morbidezza. E dopo tutto sembrava più leggero.
E lei poteva di nuovo scendere nel mondo!

La sua nuvola restava fondamentale anche nei momenti felici! Si rifugiava li a rielaborare e metabolizzare gli eventi sorprendenti e gioiosi delle sue giornate! Rideva a crepapelle, saltellava facendo danzare i cuoricini, ballava!

La principessa fortunata era una che ballava! Soprattutto da sola, sulla sua nuvola. Il volume della musica diventava sempre più alto. Più lei cresceva, più i suoi pensieri divenivano spesso complicati, più lei alzava il volume della musica. La musica le piaceva tutta! Era una delle cose più importanti della sua vita! La musica le riempiva il cuore, le svuotava la mente, scioglieva le sue emozioni e, se necessario, le sue lacrime! La musica placava il suo entusiasmo se era troppo, stemperava la sua rabbia, ammansiva la sua aggressività!
Sulla sua nuvola la musica non mancava mai!

Sulla sua nuvola, la principessa fortunata, stava bene davvero. Anche da sola.
Anche.
Perché crescendo, la principessa fortunata, iniziò a sentire il bisogno di condividere quello spazio così prezioso, di far salire qualcuno sulla nuvola...

...quel giorno, che si innamorò!

(to be continued)



Sposata!

Carissimesiete qui convenute come gradite ospiti perché la mia decisione di unirmi in Matrimonio sia fortificata dal sigillo dell'Universo e il mio amore, arricchito della sua benedizione, sia rafforzato nella perpetua fedeltà e nel compimento degli altri doveri del Matrimonio.

Mi chiedo pertanto di esprimere davanti a Voi e all'Universo le mie intenzioni.


Cristina & Cristina
siete venute a celebrare il Matrimonio senza alcuna costrizione, in piena libertà e consapevoli del significato della vostra decisione?

Sì.
Più consapevole di così, non si può!

Siete disposte, seguendo la via del Matrimonio, ad amarvi e a onorarvi l’un l'altra per tutta la vita?


Sì. Sono disposta a continuare a sopportarmi anche quei giorni che, si lo ammetto, sono davvero insopportabile anche a me stessa. Del resto non ho alternativa! Io sono!

Siete disposte ad accogliere con amore i figli che l'Universo vorrà donarvi e a educarli secondo la legge del buon senso e dell'amore?


Sì. Lo faccio da quando sono nati, entrambi! In maniera praticamente esclusiva! Con tutti i benefici e non! Io ci sono e ci sarò sempre per loro. Loro fisso punto di riferimento. Loro faro nella notte. Loro approdo certo! Loro soluzione a tutti i loro problemi. Loro appiglio, loro stimolo ad andare sempre avanti, a guardare il mondo con ottimismo, ad essere quello che vorranno essere. A sviluppare i loro talenti anche quando sarà dura, durissima! Ad esprimersi sempre e con ogni cellula del loro corpo, andando anche contro corrente! Ad essere se stessi. Ad Essere. Ad evolvere. A volare lontano, dove vorranno e a tornare sempre alle radici, almeno con il cuore! 
E loro ci sono per me. Mi sopportano e mi supportano, anche quando, lo ammetto, è difficilissimo!

Se è vostra intenzione di unirvi in Matrimonio, datevi la mano destra ed esprimete davanti all'Universo il vostro consenso.

La mia mano destra nella mia mano sinistra!


Io, Cristina, accolgo me, Cristina, come mia sposa.

Prometto di essermi fedele sempre,nella gioia e nel dolore,nella salute e nella malattia,e di amarmi e onorarmitutti i giorni della mia vita.



lunedì 12 ottobre 2015

Sei cìnica se... Yes, I am!

cinica

[cì-ni-ca]

Che dimostra o ostenta irriverenza, indifferenza beffarda e sprezzo per tutti i 

sentimenti e gli ideali umani e per tutti i valori sociali tradizionali.

« Il cinismo è l'arte di vedere le cose come sono, non come dovrebbero essere. »(Oscar WildeIl ritratto di Dorian Gray)


Dalla "happy list" alla lista di "sei cinica se...". 
E' un attimo!

Oggi, come quasi tutti i giorni, mi sono sforzata di ottemperare ad almeno la metà dei punti della mia "Happy List". Ci sono anche riuscita! Ero arrivata a sera sorprendentemente di buon umore.

Poi la realtà! 
Hai un sacchettino di problemi e la tua famiglia è li per ricordartelo! 
Fanculo al tuo ottimismo, fanculo alla tua forza, fanculo alla tua sensibilità, fanculo a tutto!
Sei immersa per metà in un denso liquido marrone, non te lo dimenticare!
Mai!

Per fortuna mia - e meno loro -, sono una maledetta cinica!

1. Il cinismo intende contrastare le grandi illusioni dell'umanità, ovvero la ricerca della ricchezza, del potere, della fama, del piacere.

Cari miei, ho un sacco di potenzialità e sono abbastanza ostica per mettere in discussione qualsiasi cosa, chiunque, perfino me stessa!

2. Il cinismo ricerca la felicità, una felicità che sia vivere in accordo con la natura.

Con la natura, con l'universo, lontano però dall'ipocrisia, dall'ignoranza, dallo standard.

3. Lo scopo della vita consiste nel raggiungere l'Eudaimonia e la lucidità mentale (ἁτυφια) per liberarsi dall'ignoranza e dalla follia (τύφος).

Appunto!

4. L'Eudaimonia si acquisisce tramite il vivere in armonia con la natura così come compresa dalla ragione umana.

Il τύφος è causato dal falso giudizio sui valori morali, che causa a sua volta emozioni negative, desideri contro natura e vizi.

Basta sensi di colpa. Sono viva, respiro, penso e quindi agisco!

5. Impudenza e mancanza di vergogna nel denigrare e disprezzare la società, le sue regole, i suoi costumi e le sue convenzioni che la maggior parte delle persone considera scontate.

Educata, cresciuta nel progresso, curiosa e affamata di consapevolezza (non solo conoscenza).

Ho un mio parere su qualsiasi cosa. 
Mi piace interrogami sui miei pareri, e anche accorgermi che sono sbagliati, sempre meglio che dar tutto per scontato!

Qualcosa non va? Esiste una soluzione. Sicuramente!
Non accetto, affronto!

Agisco, sbaglio, vivo!

Sono cinica, fatevene una ragione!


WikiTks!

domenica 11 ottobre 2015

MY Happy List!


1. Aprire gli occhi e ringraziare!
Anche il lunedì. Perchè qualcosa di stupendo intorno a te esiste sempre e esisterà sempre un motivo per ringraziare! 
Fosse anche ringraziare per l'esistenza della miracolosa nuova crema contorno occhi!

2. Festeggiare!
Ogni giorno inizare con un piccolo festeggiamento, a se stessi!
Hip Hip Hurra, esisto!

3. Cantare a squarciagola!
Esercizio vocale indispensabile a predisporre la voce, e tutti gli altri sensi, all'inizio di una nuova giornata!

4. Far felice uno sconosciuto!
Almeno uno al giorno. Basta pochissimo e oltre a gratificarti, cercare di individuare chi fare felice e come, ti aiuterà a focalizzarti sulle qualità di chiunque incontri!
Se poi trovi da far felice il sosia di Banderas pre-Mulino Bianco, tanto meglio!

5. Mangiare almeno una cosa sana al giorno!
Almeno una, e possibilmente non inzuppata in majonese o Nutella!
Scoprirai quanto è bello prendersi cura di se stessi, anche poco per volta!

6. Stancarsi!
Stancare il corpo almeno quanto la mente!
I modi di farlo sono molteplici, non ultimo lustrare la casa, anche se sono già le dieci di sera!
Due piccioni con una fava!

7. Lasciare che sia!
...come deve essere! Giornataccia? Capita. Ma finirà. Te ne succederà una dopo l'altra. Inesorabilmente e senza modo di frenare la valanga. Lasciati stupire dalle cose se non positive, meno negative, che sicuramente anche quel giorno ti accadranno. 

8. Fare la rivoluzione!
L'unico modo che hai di cambiare il mondo è cambiare te stesso! 
Dalle piccole cose. 
Che sia anche salvare una lumaca da un piede spietato!

9. Pensare positivo!
Si dice che il pensiero positivo attragga cose positive e l'esatto contrario!
Credici! E anche se non fosse così, sarai sicuramente più sereno!
Affrontare con il sorriso una cosa tragica, non la renderà meno tragica, ma sicuramente più sopportabile!

10. Sorprendersi!
L'unico modo per farlo ogni giorno? Non caricarsi di aspettative, verso noi stessi e verso gli altri.
Accogliere!

La mia "Happy list"...

Visualizzo, scrivo e imprimo!

Dentro me stessa per migiorare la mia Very Normal LIFE!

E magari posso essere di spunto a qualcun altro....

Che ognuno abbia la propria "Happy List"!







lunedì 5 ottobre 2015

/amo'revole/

amorevole 
aggettivo femminile e maschile
/amo'revole/

amoroso

degno di dare e di ricevere amore

Quindi un aggettivo.

Un aggettivo che esalta ciò a cui si riferisce. 
Lo arricchisce. Non può stare tra parentesi. 
Amorevole si merita di stare libero. 

Le cose importanti si mettono tra virgolette, non tra parentesi.
Si scrivono in grassetto, si sottolineano, le cose amorevoli meritano di essere trattate come tali.
Si meritano un paragrafo completamente dedicato. 

Amorevole deriva da amore.


Per utilizzare questo aggettivo, più di altri, è indispensabile conoscerne il significato.
Non sai usare bene le parole se scrivi amorevole tra parentesi.
Sei un illusionista della lingua italiana.
E' uno sgarbo. Uno sgarbo alla dialettica.
E' presuntuoso, usare amorevole per arricchire il significato di qualche cosa senza conoscerne il significato.


Amorevole.

Da usare con cautela.
Soprattutto se riferito ad una persona!

E' amorevole il prodotto di sapienti dita su un pianoforte.
E' amorevole la melodia delle canzoni dei Pink Floyd.
E' amorevole il modo in cui i raggi del sole ci accarezzano.
Amorevolmente i poeti parlano dei sentimenti.
Amorevole è la carezza di un bambino alla sua mamma. 
Il bacio ruvido di un gattino.
Il profumo dell'erba all'alba, e del mare al tramonto.
Amorevole la perfezione dell'universo.
Amorevole, il titolo di una canzone di Mina.
Un cucciolo che corre di traverso.
L'entusiasmo.
Le risate sono amorevoli.

Le persone no! Difficilmente le persone sono amorevoli.

E quando lo sono, attenzione, sono le persone che si meritano di essere messe in grassetto, sottolineate.
Sono le persone che hanno diritto al loro paragrafo.

"Le persone amorevoli si meritano di stare tra virgolette" 
non tra parentesi!