giovedì 9 gennaio 2014

Mai fermarsi! Nemmeno se il bambino è malato?

Ore 9.00 ingresso del nido.

Un papà e la sua ex neonata di appena due anni.
"Guardi la bambina ha appena vomitato, forse ha bevuto troppo latte!"
Educatrice. Tuta slabbrata e felpa di pile! (Che vestirsi normale no è?)
Prendendo in braccio la cucciola:
"Ok! Vedremo! Buona giornata!"

Cosa????

Siamo appena rientrati al nido, esattamente da due giorni, questo è il terzo.
Accogliere un ex neonato con probabile virus gastro intestinale - magari no ma magari si - significa nel giro di due giorni - e poi casualmente arriva il week end, e sappiamo come reagiscono i virus latenti dalle 19.00 del venerdì sera - un'epidemia. 

Classe Rosa azzerata!!

Poi mi arriva un sms. 
"Forse mio figlio ha la congiuntivite, parlando con altre mamme, forse sono già in tre ad averla! Non voglio seminare panico, ma..."
Rispondo!
"Ah! Ok, l'hai tenuto a casa?"
"No, certo che no, magari non è!"

Cosa???

Lo so, questo è un argomento spinoso!

Ogni volta che ho provato ad affrontarlo, a spiegare, a confrontarmi sono sempre arrivata al punto di dovermi quasi scusare io, che penso che i bambini così piccoli, soprattutto, vadano preservati, vadano curati se non stanno bene, vadano tenuti a casa, al caldo, al riposo, coccolati e guariti, per bene possibilmente!

Tempi moderni!
Chi si ferma è perduto!

Telefonare al lavoro e informare che avendo il bambino malato siamo costrette/i a stare a casa è impensabile!
Sia mai che l'economia mondiale risenta della nostra assenza!

Sia mai che la carriera venga compromessa!

Ma, scusate, stiamo parlando appunto di ex neonati!
Di bambini tra i 6 mesi e i 3 anni!
Che al nido vanno solo per socializzare, imparare i primi giochi e la condivisione, per frequentare coetanei.

Invece ormai il luogo comune è che il bambini vadano al nido solo ed esclusivamente per "farsi gli anticorpi"!

Bei ricordi di quando da bambina alla prima goccia dal naso la mia mamma, e mia sorella of course, erano quasi contente! 
Contente di tenermi a casa, di coccolarmi, al caldo sotto una coperta sul divano, guardando Bim Bum Bam!
Con enorme sacrificio professionale, magari a volte con estrema noia, rinunciando ai programmi fatti, solo ed esclusivamente per il mio bene!

Bei ricordi di quando si aspettava almeno un giorno dopo la completa guarigione per rientrare!
E serviva il certificato medico e quindi magari i giorni diventavano pure due, perché bisognava passare dal dottore prima!

Bei ricordi! 
L'odore della spremuta d'arancia, del latte con il miele!

Non voglio salire in cattedra, criticare o giudicare. 
Per l'amor di Dio!

Però riflettiamoci!

Quale è il reale motivo che ci spinge a passare sopra come caterpillar anche alla salute dei nostri figli pur di non fermarci mai?

Perché seppur noi stesse influenzate, con febbre alta e bronchite, prendendo pure i mezzi pubblici, ci spingiamo a lavorare?
Davvero pensiamo ci licenzino per un'influenza?
Davvero?









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