lunedì 20 gennaio 2014

Caro maschio, ti chiedo perdono a nome suo e di tutte quelle come lei!

Indignata!
Il mio cervello si rifiuta!
La mia bocca non può stare zitta! 
E le mie dita fremono!

Succede che in un asilo nido, di una delle città italiane più cosmopolite, tra le più europee,  un nuovo educatore, a gennaio, accoglie i bambini al rientro delle vacanze natalizie!

Un educatore maschio!

Con tanto di e-mail preventiva da parte dell'organizzazione ad avvisare della novità.
E li per li, con nessuna polemica da parte di nessuno!

Poi arriva gennaio, si rientra al nido!
Si viene accolti in modo assolutamente normale da tutto lo staff compreso il nuovo educatore!
Ovvio!

Il nuovo educatore maschio ha circa cinquanta anni, è molto alto, molto magro, magrissimo, bruttarello diciamolo, anzi diciamo le cose come stanno, brutto, veramente brutto!

E viene osservato! E' sotto agli occhi di tutti! 
Che non piacerebbe nemmeno alla Stone...

Con il beneficio del dubbio, lo stesso, per quanto mi riguarda, che avrei osato con una nuova educatrice donna!

E invece subito il secondo o terzo giorno, fuori dalla scuola, incuriosita dal capannello di mammine formatosi all'uscita, mi fermo e prendo parte alla discussione in corso.

"Ma come non si è presentato ufficialmente?"
"Ma è un uomo, non un ragazzo?"
"Ma perché un uomo di quell'età fa l'educatore al nido?"
"Ci sarà da fidarsi?"
"Ma come si permettono di non chiedere nemmeno il nostro parere?"

Allibita! A l l i b i t a! A l l i b i t a!

Dico solo, rivolgendomi in particolare ad una di loro:

"Ma scusa tu fai l'ingegnere e immagino che quando in cantiere ti guardano storto perché sei donna, sei infastidita, giusto?"

E me ne vado!

I giorni scorrono, e a me questo educatore maschio, inizia a piacere parecchio!
E soprattutto piace molto a Little Boy!

Che finalmente esce dall'asilo sorridente, che finalmente inizia a prendere confidenza con il nido, con i libri, con i colori!
Che finalmente esce dal nido pulito, con il pannolino ben montato e non come prima che per ben due volte, dico due, a fatto pipì fuori perché era stato messo storto!

Poi oggi ricevo un e-mail, dalla stessa mamma ingegnere di cui sopra, dove si richiede ancora questa presentazione ufficiale!
E si cerca l'escamotage di una festicciola alla quale invitare solo lui, solo l'educatore maschio, perché conoscerlo è una necessità.

Peccato che nessuna di loro, nemmeno lei, l'ingegnera, si sia preoccupata del fatto che oggi, ad esempio, al posto della nostra educatrice, malata, ci fosse una sostituta. A noi sconosciuta!

Quindi il problema è che il nuovo educatore è appunto un maschio!

Io, soddisfatta della mia apertura mentale, della mia cultura, dei valori che mi sono stati trasmessi, e si, anche del mio istinto, stento veramente a credere che nel 2014 esistano donne, ingegnere oltretutto, così retrograde, bigotte, ottuse e maleducate!

Chiedo perdono a suo nome e a nome di tutte quelle come lei, a qualsiasi uomo la intercetti sulla propria strada.
A lei e a tutte quelle come lei.
E chiedo perdono ai suoi figli, e ai figli di tutte quelle come lei, che cresceranno con questo pessimo esempio.

E chiedo perdono a tutti gli educatori uomo!

In un periodo in cui ci si scanna per riconoscere il genere femminile, almeno per iscritto, ai lavori prettamente maschili.

Vergogna!

2 commenti:

  1. Ben detto.... magari nella famiglia della "signora" esiste genitore 1 e genitore 2.....

    RispondiElimina
  2. Si infatti!
    Povera Italia.
    Povera gente, si vive nell'ipocrisia, nel perbenismo, nell'ottusità..
    Ma comunque voglio credere che sia soltanto una minoranza..
    Buona giornata!

    RispondiElimina

Facciamo gruppo! Entra le club delle Very Normal Women!