mercoledì 13 novembre 2013

Il quarto e il quinto!

Oggi è il 13 novembre.

Una monotona giornata come tutte le altre, se hai due figli di cui uno affetto dalla bocca-mani-piedi che ti costringe reclusa tra quattro mura!
Una nevrotica giornata come tutte le altre, se hai due figli, di cui uno affetto e infetto e vivi in una città come Milano e appena sveglia la mattina per attraversare un semaforo devi aspettare, tre, dico tre, giri di rosso!
Una freddissima giornata di novembre!
Ed è già tanto che non piove!

Ma non solo, oggi, non so da quando, è anche la Giornata Mondiale della Gentilezza!
Si perché noi abitanti dell'era moderna abbiamo bisogno di celebrare questa cosa, così rara, in un'apposita giornata!
Come se fosse Natale.
Allora si legge a destra e a manca che oggi, più di ieri e anche di domani, è fondamentale il rispetto e la vicendevolezza!
Oggi, domani è un altro giorno e si vedrà!

Considerando che il mio umore odierno non è quello più indicato a cotanta celebrazione però, ho deciso di concentrarmi su altro.

E voglio parlare di tatuaggi!
Io adoro i tatuaggi e penso che siano un po' la decorazione della nostra anima!
Per me è come fissare dei dettagli miei, della mia anima, sulla mia pelle, affinché guardandoli e vestendoli, sentendomeli addosso e anche un po'dentro, io possa sempre rivere quegli attimi, quei momenti, quei pensieri.
Non è certo un concetto facile da spiegare!

E poi, sono belli!
Sono di solito dei bei disegni da indossare!
Che da soli riescono a far trasparire la personalità di chi li indossa! 
Più di un paio di scarpe e di mille accessori.

Alla fine, è inutile che lo neghiamo, il nostro stile nel vestire, nel portare i capelli, nel giocare con il make up non è altro che un voler esprimere noi stesse e la nostra personalità.
Che sia per mostrarla agli altri o piuttosto per affermarla a noi stesse!
E con i tatuaggi è un po' la stessa cosa!

Quindi, penso, che per permettersi i tatuaggi non si debba per forza avere un bel fisico, ma piuttosto che sia indispensabile conoscersi bene, perché il rischio di indossare un paio di boxer al posto della brasiliana altrimenti è altissimo!

Fatto sta che i miei tre tatuaggi sono stati voluti per mesi, forse per anni, e poi fatti di impulso, in un momento particolare della mia vita.
Con quello stesso impulso di quando hai i capelli biondi e lunghi fin sotto le spalle ed esci dal parrucchiere con un caschetto moro!
O peggio entri in ufficio con fare leggero e rassegni le tue dimissioni sentendoti libera e felice come una farfalla (altro che gli assorbenti con le ali).
O come quando finalmente riesci a dire quel "no", quel "basta", che agognavi da mesi.

Ecco che così sulla mia caviglia sinistra salta "Cri Cri il grillo cantante", sul mio piede destro svolazza una "farfalla che canta che la vita è un brivido che vola via" e interno al mio polso destro mi accompagna nelle mie giornate una piccola "croce"!

Già lo sento, che sta arrivando il quarto e poi immediatamente il quinto -perché si è una leggenda quella del marinaio che con i tatuaggi pari voleva dire che era rimasto in mare - ma anche le leggende a me piacciono un sacco!








Nessun commento:

Posta un commento

Facciamo gruppo! Entra le club delle Very Normal Women!