venerdì 1 marzo 2013

Little Einstein e i nonni!

Little Boy ieri sera ha chiamato per la prima volta la nonna al telefono.

Gnognaaaaaa Gnognaaaa Gnognaaaaaa mandando in visibilio mia mamma e anche mio papà, che invece da dicembre è Baboooooo Baboooooo!








Io ad ogni progresso mi sento come se avessi partorito Einstein.
Forse anche un po' per il "taglio di capelli" di Little Boy, che lo rende molto somigliante all'immagine che del genio si ha comunemente!

Questo è un traguardo importante, sempre. Molto di più per noi!
La sua Gnognaaaaa e Baboo vivono distanti.
Li vede più o meno una volta al mese.
E in più stanno diventando anziani, con tutti i loro acciacchi, i loro dolorini e le loro opinioni, non so se più retrò o più futuristiche.
Diciamo vintage!

Big Boy in questo è stato privilegiato.
Lui ha avuto modo, in realtà fino all'estate scorsa, di passare con loro tutti i suoi periodi di vacanza.
Dolci week end in montagna davanti ad una stufa a legna.
Intere settimane a scorrazzare in campagna senza scarpe.
Tuffi in piscina.
Corse sulla spiaggia.
Intere sere a chiaccherare con la nonna nel letto, al buio, nel silenzio della casa, nella cameretta dove sono cresciuta io.
Nello stesso letto che ha accompagnato i miei sogni di bambina, le utopie adolescenziali.
Le favole inventate, le domande incantate!
Esagerate merende e riposini pomeridiani.


Giorni tranquilli, pieni di equilibrio e stabilità.
Quella che ogni tanto nelle nostre case "più moderne" e nella nostra vita più frenetica, impegnata, di corsa sembra sfuggire!

Ora basta!
Loro sono stanchi.
Non lo ammetteranno mai.
Ma noi, dobbiamo capirlo!

E quindi Little Boy i nonni se li sta godendo meno!
Qualche week end.
Rari momenti di esclusività con loro.
Nonni, per Little Boy, sostituiti da una tata.
Più giovane e attuale.
Più sorridente e vivace.
Sicuramente però, meno rassicurante, per lui e per noi!





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